Qui ci si lascia il cuore

Ci puoi arrivare in auto oppure puoi conquistartelo a piedi percorrendo sentieri di montagna da Ciciliano o da Pisoniano, arroccato su una rupe dei Monti Prenestini il Santuario della Mentorella è tra i più antichi santuari mariani d’Italia. Dedicato alla Madonna delle Grazie, fu ed è meta di pellegrinaggi. Salendo la scala che ti porta alla grotta di san Benedetto, puoi leggere i nomi dei generosi fedeli che ebbero un legame speciale con questo luogo sacro. Dopo secoli di abbandono, nel Seicento il Santuario fu letteralmente salvato dal padre gesuita Athanasius Kircher, fervido devoto di Maria, che riuscì a trovare i fondi necessari per il restauro coinvolgendo sovrani e aristocratici di mezza Europa! Kircher “l’uomo che sapeva tutto” è tra i più strabilianti personaggi del XVII secolo, amico di Bernini, di Cristina di Svezia e di Papa Alessandro VII, volle che il suo cuore fosse sepolto ai piedi della statua della Madonna. Nel ‘700 anche Papa Innocenzo XIII, nativo di Poli, fece seppellire il suo cuore qui. Vieni a visitare questo luogo straordinario e vedrai che anche tu lascerai ci lascerai un pezzettino del tuo cuore!

Il superbo panorama che si ammira da questo luogo ritempra l’anima. “Questo è un luogo in cui in modo particolare l’uomo si apre di fronte a Dio. Lontano da tutto ma nello stesso tempo vicino alla natura. Sono venuto a cantare il Magnificat”, sono le parole di San Giovanni Paolo II. Il Papa polacco amò molto il Santuario della Mentorella, fu qui che si recò nella sua prima uscita ufficiale dal Vaticano. I Padri Resurrezionisti polacchi dal XIX secolo si occupano del Santuario, che custodisce ricchi tesori medievali come la scultura lignea della Madonna, un prezioso bassorilievo raffigurante le origini del santuario, una croce processionale laminata in argento e addirittura una Menorah. Un angolo di pace per chiunque ne abbia bisogno!